Mai sentito parlare di insonnia?

Bestia nera di molti adulti, non solo quando li colpisce direttamente ma anche quando indirettamente, attraverso un minore, ne subiscono le infauste conseguenze.

Un vero incubo a “occhi aperti”!

Si stima che nel mondo il 25% dei bambini al di sotto dei 5 anni soffra di disturbi del sonno, percentuale che si aggira invece intorno al 10% nei bambini dai 6 anni fino all’adolescenza. 

Rispetto ai primi del 1900, sembra che i bambini ad oggi dormano due ore in meno.

Il calo delle ore del riposo è legato ai ritmi frenetici caratterizzanti la nostra società, il marcato aumento delle luci artificiali e l’utilizzo, sempre più precoce e frequente, dei dispositivi elettronici.

I disturbi del sonno rischiano di incidere in maniera negativa sia sulla salute sia sulla qualità di vita del minore e dei genitori, tanto che uno dei motivi maggiori di preoccupazione dei genitori, e del ricorso a visite specialistiche, riguarda proprio il tema del sonno e delle sue alterazioni.

Quando parliamo di disturbi del sonno ci riferiamo a: 

  • insonnia (20-30%),
  • parasonnie (25%),
  • disturbi del ritmo circadiano (7%),
  • disturbi respiratori del sonno (2-3%),
  • disturbi del movimento legati al sonno (1-2%),
  • ipersonnie (0,01-0,20%). 

Se ti stai chiedendo, prima di ricorrere ad uno specialista o meglio ad uno staff di professionisti, se esistono strategie utili eccone alcune che puoi praticare da subito.

  1. Rispettare l’orario dell’addormentamento sempre. Offrire al bambino fin da piccolissimo una routine che lo accompagni, nelle diverse fasi della sua vita, ad un addormentamento sereno.
  2. Rispettare l’orario dei pasti durante il giorno.
  3. Far dormire il bambino sempre nello stesso ambiente, una camerata che sia accogliente senza dispositivi wifi collegati, con luci soffuse. Non è sano far addormentare il bambino in un0altra stanza per portarlo poi addormentato in camera sua, la routine all’addormentamento come detto è importante per un avvicinamento alla fase del sonno serena.
  4. Mai usare il tablet o altri dispositivi elettronici dopo cena. Dopo la cena è buon’abitudine dedicarsi a giochi o rituali (fiabe, canzoni) lontani da ogni apparecchio elettronico (no televisione, no tablet, etc.). Sarebbe buona cosa che nella stanza del bambino non ci siano tv, pc, tablet etc.
  5. Non dare troppo cibo o acqua prima di dormire.
  6. Dissociare la fase di alimentazione da quella dell’addormentamento.
  7. No ai bambini nel lettone. Dopo i primi 8/10 mesi di vita, abituarli all’autonomia vuol dire lasciarli dormire nel proprio ambiente e riportarli sempre nel loro lettino anche in caso di risveglio.
  8. Evitare sostanze eccitanti dopo le ore 16.

Il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedisti, psicologi, neuropsichiatri e altre figure specialistiche che ritaglieranno un percorso su misura per tuo figlio in base alla difficoltà che presenta; non esiste infatti  un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo. 

Contattaci per un primo colloquio gratuito e senza impegno!

Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.

Telefono 0687602258

Email info@centroapis.it

dott. Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo

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