La tanto agognata autonomia (tradotto: la pipì al bagno) è un momento che segna il raggiungimento di un traguardo importante, solitamente questo succede tra i 2 e i 3 anni, momento in cui i bambini raggiungono il controllo sfinterico che consente di andare a letto e riuscire a svegliarsi in tempo per correre a fare la pipi.

Tuttavia anche dopo aver raggiunto questo momento potrebbe succedere (con grande imbarazzo generale) che il bambino o la bambina si trovino a bagnare il letto.

Bagnare il letto è normale e può accadere, anche da grandi. Ecco come affrontare il problema senza che diventi una condanna!

Bagnare il letto, in termini tecnici enuresi, è il volontario o involontario rilascio di urina in una fase in cui il controllo sfinterico dovrebbe essere cosa fatta!

Diciamo che il problema sorge se questi incidenti notturni continuano dopo i 5 anni e se risultano essere frequenti.

Enuresi notturna nei bambini, cos’è?

A volte, anche dopo la fase pannolino, capita che i bambini continuino a bagnare il pigiama ed il letto durante la notte.

Questo comportamento genera preoccupazione nei genitori, ma voglio rassicurarvi se la cosa è sporadica niente di cui preoccuparsi, se la frequenza invece e di almeno 2/3 volte alla settimana per un periodo minimo di 3 mesi consecutivi allora parliamo di enuresi notturna, ma anche in questo caso niente panico e vediamo come poter fronteggiare la questione.

L’enuresi notturna interessa il 10/15% dei bambini a 6 anni e tende a risolversi spontaneamente.

Le cause più frequenti, secondo i ricercatori della Mayo Foundation for Medical Education and Research,  sono:

  • Incapacità di comprendere quando la vescica è piena.
  • La vescica ancora troppo piccola.
  • Stitichezza.
  • Scompensi ormonali.
  • Stress e disagio psicologico.
  • Infezioni del tratto urinario.
  • Apnee notturne.
  • Diabete.

Come aiutare i bambini a smettere di fare la pipì a letto?

Per ogni bambino e bambina fare la pipì a letto può risultare molto frustrante, per questa ragione è fondamentale che i genitori riescano a mettere in pratica atteggiamenti e comportamenti che favoriscano la riuscita da questa fase senza essere ulteriormente fattori di stress per i piccoli.

Diversi studi sostengono che bisogna supportare i bambini psicologicamente ricordandogli costantemente che non è qualcosa che fanno apposta.

Vediamo alcune regole da seguire per gestire il fenomeno.

  1. Resisti alla tentazione di rimettere il pannolino.
  2. Condividi che è una situazione comune, capitata magari anche a te, quindi se dovesse esserti successo realmente non temere di condividere la tua esperienza con tuo figlio o figlia.
  3. Ragiona spiegando le cause naturali che possono sottostare a questa situazione.
  4. Proponi soluzioni pratiche, magari suggerendo di bere meno la sera.
  5. Fai ironia e insieme a tuo/a figlio/a trova un sistema di premi per festeggiare le notti “asciutte”.
  6. Ricordagli di fare pipi prima di andare a dormire.
  7. Se dovesse dormire fuori tranqulizzalo e fornisci un piccolo kit di emergenza.
  8. Fatti aiutare nel cambio lenzuola, rendendolo partecipe.
  9. Non svegliarlo di notte per andare al bagno, è solo una fonte di stress (per entrambi!!).
  10. Non rimproverarlo/a.

Se vuoi approfondire la nostra conoscenza o comprendere insieme quali strategie educative poter implementare per migliorare l’enuresi notturna chiamaci possiamo discuterne insieme.

Ricordati che il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedisti, psicologi, neuropsichiatri e altre figure specialistiche che ritaglieranno un percorso su misura per tuo figlio in base alla difficoltà che presenta; non esiste infatti  un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo. 

Contattaci per un primo colloquio gratuito e senza impegno!

Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.

Telefono 0687602258

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dott. Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo

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