Oggi parliamo di curiosità!

Siete curiosi?

Proviamo a capire come funziona, a partire dai più piccoli.

Da che mondo è mondo è noto che la curiosità è il motore del sapere (del saper fare, aggiungerei, e dell’essere).

Ma qual’è la spinta che rende le persone, bambini in primis, desiderosi di apprendere e scoprire?

Molti studi sottolineano che il motore che muove l’apprendere è la voglia (e relativa gioia) di esplorare il mondo, stimolando il ragionamento critico.

Cogliamo di continuo la curiosità osservando un bambino che gioca, legge, pone domande cercando di contestualizzare e “significare” le sue esperienze di apprendimento.

Un buon apprendimento passa sicuramente attraverso una giusta dose di curiosità.

Numerosi studi sostengono che persone curiose hanno maggiori possibilità di “successo”, incidendo quindi sia sulla performance sia sulla vita in generale.

Gli stessi studi rilevano come persone interessate hanno la capacità di ritenere più a lungo le informazioni apprese.

Ma come incuriosire un bambino?Come stimolare la sua curiosità verso il mondo?

Proviamo a vedere alcune strategie e fateci sapere come sono andate!

A) Aiutare le persone, studenti in primis, a fare domande. Che siano però domande di qualità! Oggi è sicuramente più facile trovare risposte (Google docet) ma questo non facilita né favorisce la formulazione di domande anzi… Ogni domanda per essere buona dovrebbe centrarsi su 3 principi cardine: “Perché?Che cosa?Come?“.

B) Rafforzare la curiosità nelle persone, ad esempio lodando sempre allievi e allieve che pongono domande in classe, al di la di quanto queste siano coerenti e congruenti con l’argomento di discussione. Dare quindi valore a quando le persone agiscono la curiosità a prescindere dal raggiungimento di un risultato.

C) Il gruppo è un acceleratore dei processi (anche di quelli di apprendimento) quindi creare occasioni di apprendimento di gruppo (lavori condivisi, ricerche, compiti a casa insieme) consente alla curiosità di diffondersi come un “virus”, in questo caso favorevole all’evoluzione personale.

D) Insegnare alle persone, soprattutto ai più giovani, ad essere dubbiosi. Il dubbio aiuta ad approfondire, osservare e considerare le affermazioni degli altri come non assolutamente vere o false ma soggette a verifiche, favorendo quindi il confronto e la critica costruttiva.

E) Aiutare i più giovani a calarsi nel sistema in cui vivono, il conoscere cosa succede nel mondo facilita la nascita di domande e anche di possibili proposte rispetto ai temi che riguardano la nostra società attuale.

Se vuoi approfondire la nostra conoscenza o comprendere insieme quali strategie per migliorare la curiosità dei tuoi figli, chiamaci.

Ricordati che il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedistipsicologineuropsichiatriterapisti occupazionali e altre figure specialistiche che pianificheranno un percorso su misura per tuo figlio; non esiste infatti  un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo. 

Contattaci per un primo colloquio gratuito e senza impegno!

Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.

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dott. Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo