“Il dubbio è il trampolino di lancio del pensiero creativo, ma al tempo stesso è la molla del pensiero ossessivo”

(G. Nardone) 

Tornate a casa dopo la scuola e tuo figlio si lava le mani…1, 2, 3, 4 volte

Sono troppe in effetti, però non ci fai troppo caso. 

È meticoloso“, pensi. E fa quello che tu stessa gli hai insegnato. 

Eppure se pensi a questo e al fatto che allinea le ciabattine perfettamente al bordo del letto o che spesso lo ascolti ripetere ad alta voce numeri o parole per un numero ben definito di volte o che si alza spesso per controllare che la porta di casa sia chiusa, un dubbio ti viene. 

È probabile che abbia un DOC, un Disturbo ossessivo compulsivo!

Che cos’è Il DOC? 

Il disturbo ossessivo compulsivo è un disturbo caratterizzato “dall’irrefrenabile bisogno di mettere in atto comportamenti e/o pensieri in modo ripetitivo e ritualizzato, sovrastando ogni altra attività” (Nardone, 2013) 

Si caratterizza per le: 

  • Ossessioni: pensieri costanti, ripetuti o immagini che invadono la mente e che percepisci come intrusive, fastidiose ma cui non sei in grado di resistere. Ci pensi sempre, occupando la maggior parte del tuo tempo con un rimugino continuo  (paura dello sporco, fare del male agli altri, l’ordine).
  • Compulsioni: sono i comportamenti che metti in atto. Le azioni che fai, ripetute e ritualizzate che, una volta eseguite, ti fanno provare piacere e soddisfazione e a cui non sai dire di no (pulirsi le mani; controllare e ricontrollare; accumulare oggetti). 

Sebbene sia un disturbo tipico dell’età adulta, è possibile riscontrarlo anche nell’adolescenza e nell’età infantile; non è raro che alcuni bimbi manifestino questi comportamenti dopo qualche evento stressante (come l’inizio della scuola, un divorzio).

Puoi osservare tuo figlio e capire se si tratta di una semplice inclinazione caratteriale o se i comportamenti ripetitivi lo impegnano al punto da non riuscire a svolgere altre attività o se impedito dal metterle in atto, si frustra e si stressa in modo eccessivo. 

Puoi osservare se è troppo meticoloso nello studio o se ripete sempre le stesse azioni prima di un comportamento (per esempio non riuscire a dormire se gli oggetti non sono in ordine), se esegue gesti scaramantici in vista di avvenimenti o se ripete le parole sempre nello stesso ordine. 

Si tratta di un ossessione o di un rituale? 

Ci sono dei gesti (rituali) che tutti mettiamo in atto per scaramanzia, per protezione o per prevenzione verso gli eventi futuri; c’è chi non firma contratti senza la sua penna fortunata. 

Tuttavia se questi rituali si presentano una volta ogni tanto e non compromettono la qualità di vita della persona, sono funzionali. Inoltre la persona non li avverte come fastidiosi, anche se non mette in atto quel comportamento, riesce a gestire la frustrazione. 

Se ci troviamo di fronte alle ossessioni, le cose sono diverse: 

  • interferiscono con le normali attività di tuo figlio e con il rendimento scolastico;
  • sono percepite come stressanti o intrusive; 
  • sono insolite. 

Cosa puoi iniziare a fare?

  • Stop alle richieste di aiuto!

Ogni volta che tuo figlio ti chiede aiuto, puoi declinare l’offerta. Ti spiego perché: ogni volta che lui chiede aiuto e tu glielo dai, da un lato gli confermi quanto gli vuoi bene, dall’altro che da solo non è in grado di farcela e ha bisogno di te.

  • Stop alle rassicurazioni: parlare del problema e dare rassicurazioni a tuo figlio incrementa e ingigantisce il problema: sul momento il problema sparisce ma poi si ripresenta. 

Quindi parlarne è come innaffiare la pianta del problema: cresce sempre di più.

Se hai bisogno di ulteriore supporto…

Puoi rivolgerti al centro Apis: ci sono casi in cui, l’intervento di un’équipe professionale, può essere determinante per la soluzione del problema, con percorsi che siano brevi e mirati. 

Il lavoro di equipe vi permette di contare su professionisti differenti (logopedisti, psicologi, neuropsichiatri) che pianificheranno un percorso di riabilitazione su misura poiché non esiste un abito che veste uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo. 

Contattaci! 

Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.

Telefono 0687602258

Email info@centroapis.it

dott. Federico Piccirilli

Psicologo, Psicoterapeuta

Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo

Bibliografia: 

Bartoletti, A (2019). Pensieri Brutti e Cattivi. Ossessioni tabù: come superarli. Francoangeli. 

Nardone, G. Portelli, C. (2013). Ossessioni, Compulsioni, Mani. Capirle e sconfiggerle in tempi brevi. Ponte alle grazie. 

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